4 DICEMBRE giovedì

Dalla Parola di oggi Is 26, 1-6

La sua volontà è salda;

tu le assicurerai la pace,

pace perché in te confida.

Confidate nel Signore sempre,

perché il Signore è una roccia eterna,

perché egli ha abbattuto

coloro che abitavano in alto,

ha rovesciato la città eccelsa,

l’ha rovesciata fino a terra,

l’ha rasa al suolo.

I piedi la calpestano:

sono i piedi degli oppressi,

i passi dei poveri.

PREGHIERA PER LA TAVOLA

Padre Buono,

scenda la tua benedizione su questo cibo

che ci sostiene nel cammino della vita.

Fà che questo cammino

ci andare incontro al tuo Figlio che viene.

Egi vive e regna nei secoli dei secoli.

PER APPROFONDIRE: Dalla  LETTERA APOSTOLICA Admirabile signum DEL SANTO PADRE FRANCESCO- SUL SIGNIFICATO E IL VALORE DEL PRESEPE

Il primo biografo di San Francesco, Tommaso da Celano, ricorda che quella notte, alla scena semplice e toccante s’aggiunse anche il dono di una visione meravigliosa: uno dei presenti vide giacere nella mangiatoia Gesù Bambino stesso. Da quel presepe del Natale 1223, «ciascuno se ne tornò a casa sua pieno di ineffabile gioia».[3]

3. San Francesco, con la semplicità di quel segno, realizzò una grande opera di evangelizzazione. Il suo insegnamento è penetrato nel cuore dei cristiani e permane fino ai nostri giorni come una genuina forma per riproporre la bellezza della nostra fede con semplicità. D’altronde, il luogo stesso dove si realizzò il primo presepe esprime e suscita questi sentimenti. Greccio diventa un rifugio per l’anima che si nasconde sulla roccia per lasciarsi avvolgere nel silenzio.

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