13 DICEMBRE sabato
Dalla Parola di oggi
Dal Vangelo secondo Matteo (17, 10-13)
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
PREGHIAMO davanti al presepe
Gesù, germoglio di giustizia,
davanti al presepe impariamo
a vivere nella verità.
Donaci occhi limpidi per riconoscere
ciò che è giusto,
mani oneste per aiutare chi ha bisogno,
e un cuore semplice come quello di Francesco,
che scelse la povertà per seguire te.
Amen.
ORA SCRIVETE INSIEME UNA PREGHIERA PER LA VOSTRA FAMIGLIA e DEPONETELA NEL PRESEPE.
PER APPROFONDIRE: Dalla LETTERA APOSTOLICA Admirabile signum DEL SANTO PADRE FRANCESCO SUL SIGNIFICATO E IL VALORE DEL PRESEPE
I poveri e i semplici nel presepe ricordano che Dio si fa uomo per quelli che più sentono il bisogno del suo amore e chiedono la sua vicinanza. Gesù, «mite e umile di cuore» (Mt 11,29), è nato povero, ha condotto una vita semplice per insegnarci a cogliere l’essenziale e vivere di esso. Dal presepe emerge chiaro il messaggio che non possiamo lasciarci illudere dalla ricchezza e da tante proposte effimere di felicità. Il palazzo di Erode è sullo sfondo, chiuso, sordo all’annuncio di gioia. Nascendo nel presepe, Dio stesso inizia l’unica vera rivoluzione che dà speranza e dignità ai diseredati, agli emarginati: la rivoluzione dell’amore, la rivoluzione della tenerezza. Dal presepe, Gesù proclama, con mite potenza, l’appello alla condivisione con gli ultimi quale strada verso un mondo più umano e fraterno, dove nessuno sia escluso ed emarginato.
